Perché scegliere spaziozero

In friulano si dice: ''Alc l'è alc, nuje l'è nuje'', ovvero '' qualcosa è qualcosa, niente è niente''. Spaziozero nasce con l'esigenza dell'artista di uscire dalla bolla del nulla cosmico e dell'assenza di un nome, e di costruire ciò che per ogni artista in cantiere è un bisogno primario: una reputazione ed un pubblico a cui rivolgersi al momento del completamento di un'opera d'arte.

La sfida, in realtà, si presenta ancora più ardua: oltre allo scanso dell'ignominia, c'è la forte volontà di spostare l'attenzione della critica artistica sulla grafica e sulla calcografia, spostandole parzialmente, di fatto, dalle altre correnti delle arti visive.

La mia volontà è quella di ricreare un'esclusività e una ricerca nel progetto grafico artistico in modo tale da accentuare l'importanza della grafica nel panorama artistico mondiale e mostrare come, negli anni, essa si è evoluta grazie ai tanti artisti che hanno portato la loro visione al servizio delle innumerevoli tecniche grafiche.

Chi c'è dietro spaziozero

Antonio Motta nasce a Latisana, in provincia di Udine, nel 1998. Diplomato al Liceo Classico Stellini di Udine, si immerge negli spazi creativi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si laurea in Grafica d'Arte nel 2022.

Proprio a Venezia inizia il suo cammino nelle profondità dell'incisione calcografica, che lo porta ad elaborare una precisa tecnica nel campo dell'acquaforte: tratti segmentati vicinissimi tra loro, uniti nel creare rappresentazioni che, pur sentendosi figurative, spaziano nel mondo astratto e a tratti surreale delle ombre.

La maturazione dell'artista continua tutt'oggi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove lo studio di tecniche all'avanguardia incontra il flusso del cambiamento stilistico insito nella sua sensibilità artistica.